FAQ - Domande frequenti
Le risposte alle domande più frequenti dei nostri passeggeri.
Whale Watching con il Consorzio Liguria Via Mare non significa solamente passare una giornata emozionante in compagnia di splendidi esemplari di cetacei ed uccelli, ma anche prendere parte ad un’uscita naturalistica ad alta valenza scientifica in quanto, durante le nostre escursioni, i ricercatori e biologi di bordo raccolgono dati e immagini che vengono utilizzati per gli scopi perseguiti dai progetti a cui collaboriamo. Numerose tesi e pubblicazioni sono state elaborate a bordo delle nostre imbarcazioni.
Fondazione CIMA - Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale promuove e sostiene la formazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico nel campo della biodiversità.
L’osservazione della dinamica dell’ecosistema, ed in particolare il monitoraggio di bio-indicatori quali i cetacei, rappresentano per la Fondazione strumenti necessari per una corretta gestione e conservazione dell’ambiente marino. Lo studio dei cetacei richiede un approccio interdisciplinare: la collaborazione di fisici, oceanografi, ingegneri, ecologi e biologi permette di avere una visione quanto più globale dell’ecosistema studiato. Nell’ambito del monitoraggio dell’ecosistema pelagico gli esperti della Fondazione CIMA partecipano alle uscite di avvistamento cetacei del Consorzio Liguria Via Mare con obiettivi a lungo termine quali accrescere lo stato attuale delle conoscenze sull’importanza ecologica dell’area Pelagos per i predatori di vertice della catena alimentare marina e descrivere le baseline conditions necessarie per valutare lo stato di conservazione delle specie presenti.
Il sito della Fondazione CIMA è www.cimafoundation.org
L’Associazione Menkab: il respiro del mare opera dal 2010 a sostegno delle attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale dedicate al Mar Mediterraneo, con lo scopo di contribuire alla protezione del suo fragile ecosistema. Per raggiungere questo obiettivo lAssociazione Menkab collabora con Università italiane e straniere, altre Associazioni e Società che lavorano nel campo della comunicazione e della divulgazione scientifica.
Il sito dell’Associazione Menkab: il respiro del mare è www.menkab.it
Il progetto LIFE European Sharks (www.europeansharks.eu) coinvolge i cittadini europei in uno sforzo comune per salvaguardare squali e le razze del Mediterraneo - di gran lunga il gruppo di pesci marini più a rischio in Europa - minacciati da livelli insostenibili di catture accidentali, inquinamento e alterazione del loro habitat, promuovendone la tutela e l’interazione consapevole e sostenibile. Il progetto si svolge in Italia, Francia, Croazia, Spagna e Slovenia, coinvolgendo di fatto l’intero Mediterraneo centrale e occidentale nella conservazione di queste specie.
Fra le numerose attività di formazione e sensibilizzazione, il progetto prevede anche la raccolta di segnalazioni da parte di tutti gli utenti del mare per individuare le aree importanti di aggregazione di squali e razze per la riproduzione, l’alimentazione e le migrazioni, per stimolare le autorità, i responsabili politici e le comunità ad attuare misure di conservazione. LIFE European Sharks è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE ed è iniziato a ottobre 2023, per terminare a settembre 2027.
Con questo accordo, cui il Consorzio Liguria Via Mare ha aderito con grande piacere, durante le uscite di whalewatching i nostri biologi di bordo sono diventati "gli occhi" del progetto in mare aperto, con raccolta dei dati di tutti gli avvistamenti effettuati.
Il progetto è coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con partner in Croazia (Università di Spalato), Francia (Parcu naturale marinu di u Capicorsu è di l’Agriate) e Italia (Acquario di Livorno, Centro di Competenza Distrettuale, D.R.E.AM, Guardia Costiera Italiana, MedSharks, Shoreline e Università di Firenze).
Velella velella è un idrozoo planctonico che costituisce colonie polimorfiche che galleggiano sospese ad un polipo modificato chiamato pneumatofora. La pneumatofora, sospinta dal vento, fa si che le colonie costituiscano grandi banchi che, a seconda dei venti dominanti, si spostano in alto mare e possono spiaggiare sulla costa.
Mentre la colonia adulta è ben nota, l’intero ciclo vitale rimane sconosciuto. Dove sono le Velella quando non ci sono? Da dove vengono quando tra gennaio e febbraio immancabilmente compaiono in mare aperto? Da lungo tempo è stato ipotizzato che le uova fecondate scendano in profondità come corpi di resistenza che passano lestate e per poi svilupparsi linverno successivo.
Purtroppo, gli ipotetici corpi di resistenza in profondità sono molto difficili da studiare mentre utili informazioni possono ottenersi da un monitoraggio dei banchi in mare aperto il più puntuale possibile. Per questo motivo il gruppo di Zoologi marini dellUniversità di Genova ha chiesto aiuto al Consorzio Liguria Via Mare in modo da ottenere dati sulla posizione, il periodo e l’entità dei banchi nel Santuario Pelagos. Il dato è anche interessante dato che Velella fa parte della catena alimentare del pesce luna che, in Mar Ligure, raggiunge le massime densità del Mediterraneo.
L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento dello stato di conservazione del delfino tursiope (Tursiops Truncatus), essendo questa la specie costiera tra cetacei del Mediterraneo più esposta alle minacce causate dall’attività umana e dallo sfruttamento delle risorse. Il Consorzio Liguria Via Mare è l’unica compagnia di whale watching in Italia ad essere partner sostenitore del progetto.
Il progetto Arion propone la realizzazione di un sistema di prevenzione di interferenze in grado di rilevare e monitorare i delfini, di identificare le minacce e di prevenire le collisioni e altri rischi tramite la diffusione di messaggi di avvertimento presenza in tempo reale a tutte le categorie interessate (turisti, pescatori professionisti e sportivi, Area Marina Protetta). Il protocollo di comportamento per ridurre i rischi per la specie è stato sviluppato e concordato con i soggetti coinvolti, in collaborazione con la sezione locale della Guardia Costiera.
L’area selezionata per la dimostrazione del sistema può essere considerata come un "Case Study", in quanto vi si trova una popolazione residente di tursiopi, frazione importante della popolazione nord-occidentale del Mediterraneo, e la maggior parte delle attività antropiche di cui sopra sono presenti nella zona.
Il progetto intende dimostrare l’efficacia dello strumento proposto per la riduzione delle minacce ed il miglioramento della conservazione, per appurare la possibilità di essere ripetuto e portato avanti con facilità in altre aree del Mediterraneo.
Gli obiettivi specifici sono quelli di evitare il declino del numero di individui, riducendo le minacce e monitorando l’uso dell’habitat da parte dei delfini e la loro abbondanza, di minimizzare i rischi agendo tempestivamente ogni qualvolta la presenza di delfini viene rilevata nei pressi di una attività antropica in corso, 24 ore su 24 per tutto l’anno, e di fornire tutta una serie di informazioni circa la presenza e il comportamento della specie nella zona, nonché delle attività antropiche concorrenti.
Il sito del progetto Arion è www.arionlife.eu
Il progetto nasce nel 2001 con l’obiettivo principale di valutare la presenza e le abitudini dei Cetacei lungo le acque della Liguria. Particolare interesse è rivolto al tursiope (Tursiops Truncatus), un delfino dalle abitudini prevalentemente costiere e dunque più soggetto all’impatto delle attività dell’uomo.
Le ricerche vengono condotte solitamente a bordo di gommoni e l’area di studio è costituita dalle acque costiere comprese tra Genova e La Spezia. I dati raccolti durante le uscite del Consorzio Liguria Via Mare, prima compagnia di whale watching in Italia ad aver aderito, sin dal 2001, allo studio Delfini Metropolitani, sono stati inseriti nel database del progetto fino al 2014, anno in cui si è conclusa la collaborazione.
Lo studio procede attraverso la raccolta di immagini fotografiche che permettono ai ricercatori di identificare gli animali avvistati (foto-identificazione). Tale metodologia permette di stimare l’abbondanza delle popolazioni, seguire gli spostamenti degli individui e valutare la loro fedeltà all’area di studio. I dati vengono inoltre periodicamente confrontati con quelli raccolti da altri gruppi di studio che operano in regioni limitrofe, partner scientifici del progetto Delfini Metropolitani. L’aumento delle conoscenze sulla biologia delle specie costiere e la valutazione dell’interazione con le attività umane, come la pesca ed il traffico marittimo, potranno fornire informazioni essenziali per lo sviluppo di programmi di conservazione e gestione dell’ambiente marino costiero.
Il sito del progetto Delfini Metropolitani è www.delfinimetropolitani.it
Il progetto nasce nel gennaio 2014 con lo scopo di operare su due diversi fronti. Il primo riguarda uno studio sulle popolazioni dei grandi mammiferi marini: attraverso la collaborazione con diversi operatori, la ricerca vuole andare a comparare i dati di osservazione in archivio storico con i reali avvistamenti per capire lo stato di salute delle popolazioni dei grandi mammiferi, la loro presenza numerica e quali siano le minacce più incombenti. I responsabili dell’associazione Aurora Polare partecipano a tal fine ad uscite di whale watching svolte in Liguria, Toscana e Sardegna. Il Consorzio Liguria Via Mare ha aderito da subito in maniera entusiasta al progetto, divenendo il principale punto di riferimento della regione Liguria.
Di pari passo con il lavoro di ricerca si vuole analizzare il concetto e l’attività reale del whale watching, valutandone il potenziale in termini di monitoraggio e di controllo indiretto: la presenza di turisti, se in una forma di turismo sostenibile, è deterrente per azioni dannose.
La pagina Facebook dell’associazione Aurora Polare è www.facebook.com/Ass.AuroraPolare
Il Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat è un ente di ricerca autonomo affiliato ad Università di Bologna e Cnr Ismar di Ancona che opera nel settore della ricerca e della salvaguardia ambientale.
La collaborazione con il Consorzio Liguria Via Mare nasce nel 2014 con lo scopo di individuare un protocollo di riferimento nella gestione integrata delle risorse marine e soprattutto della biodiversità che in esse risiede, attraverso un approccio ecosostenibile e non impattante durante le uscite di avvistamento cetacei.
Ad oggi Cestha individua nel Consorzio Liguria Via Mare il partner di riferimento nelle azioni di monitoraggio dei grossi mammiferi marini e nella raccolta dati sul santuario Pelagos, con obiettivo di trasferire tecniche e modalità in programmi di studio che possano coniugare la ricerca con un approccio anche più prettamente turistico, anche nell’area dell’alto Adriatico.
La pagina Facebook del Cestha è www.facebook.com/centrosperimentaleperlatuteladeglihabitat
Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Genova, ha sviluppato un sistema di prevenzione di interferenze volto a individuare e seguire i capodogli, ad identificare le minacce ed a prevenire collisioni e altri rischi emettendo messaggi di avviso in tempo reale alle navi nella zona.
E’ stato a tal fine redatto un protocollo per la riduzione dei rischi di disturbo e impatto, che il Consorzio Liguria Via Mare ha siglato. Il sistema è innovativo perché impedisce l’impatto delle navi con le balene monitorando e tracciando gli animali sott’acqua con mezzi acustici.
Questo aspetto è di vitale importanza considerando che i capodogli passano tre quarti del loro tempo sott’acqua.
Il sito del progetto WhaleSafe è www.whalesafe.eu/index.php/it